Il termine “Risorse Umane” è stato utilizzato per la prima volta da un economista – John R. Commons – nel suo libro La distribuzione della ricchezza, pubblicato nel 1893, oltre 120 anni fa. Il termine stava ad indicare che i lavoratori sono considerati come Capitale Fisso.
Molti lavoratori di tutto il mondo sono ancora considerati come “beni capitali”, ciò è il motivo per cui – nella lingua anglosassone – i sinonimi per “dipendente” includono: servo e schiavo e cog (letteralmente ruota dell’ingranaggio, che indica il ruolo meramente strumentale della persona in senso all’organizzazione, al pari delle macchine).
Secondo la società di ricerca Gallup, solo il 13% dei dipendenti di tutto il mondo sono impegnati al lavoro. I servizi previsti per la gestione di questi beni capitali è stata naturalmente chiamati “risorse umane” ed è forse la parte più conosciuta di tutte le organizzazioni, spesso la più temuta, ed è ora, la più … morta.
L’idea di pensare di dipendenti come “capitale” è antiquata, così come è sempre più evidente il nuovo ruolo strategico, proattivo e di stimolo degli HR Manager.
Le aziende stanno trasformando il termine “risorse umane” spostando la loro attenzione verso altre definizioni, come “People Centric”.
Direttore Risorse Umane sta iniziando a svanire per lasciare il posto a Chief People Officer, VP of People Operations, Head of Talent, Chief Talent Officer.
Oggi le persone nell’ambito aziendale hanno assunto un ruolo centrale, e questa transizione continua ad accelerare in modo sempre più invasivo ed esteso.
E non è semplicemente una questione di denominazioni: quello che sta cambiando – ed è ciò che fa la differenza – è il modo in cui ci si riferisce alle risorse umane e il come se ne parla.
Credo che nei prossimi anni vedremo le aziende utilizzare una terminologia lontana da HR per concentrarsi su PERSONE e TALENTO.