O CAMBI O MUORI
Dura questa frase, ma così è.
L’importanza della gestione del cambiamento esisteva anche prima della crisi COVID-19.
La pandemia ha solo accelerato la necessità di acquisire nuove competenze, adottare nuovi comportamenti, diventare resilienti ma non seguendo un processo progressivo e in comfort zone, no: è tutto accaduto in un istante, e ci ha tolto il fiato.
Il contesto generale a livello mondiale è cambiato ma lo scopo dell’affrontare in modo adeguato il cambiamento è rimasto lo stesso:
assicurare un futuro migliore alle risorse umane colmando il divario tra domanda e offerta di competenze, aumentando l’occupabilità delle persone, costruendo l’organizzazione di domani
Le sfide aziendali del new normal: siamo pronti?
Ci stavamo adattando alle nuove esigenze di Industry 4.0 (sono stati infatti i titoli degli ultimi incontri in presenza fatti fino a prima del lockdown) quando il coronavirus ci ha completamente ribaltato le prospettive.
Tutto resettato
Non si trattava più di valutare pro e contro dell’adozione del digitale, siamo dovuti passare – immediatamente, giusto il tempo di farsi passare lo shock – a un modello di lavoro in remoto, senza scelta.
Da trasformazione digitale 4.0 siamo passati ad accelerazione digitale 19, con due
Nuove Priorità:
Business Continuity
Sicurezza delle persone
INCONSAPEVOLI NUOVE ABITUDINI
Ora, dopo mesi, ci siamo adattati, faticosamente e inconsapevolmente abituati direi.
Il fatto è che i problemi dell’impatto di COVID sul business e sulla vita sono ancora tanti,
così come le incertezze da affrontare.
Le criticità sono sia di carattere culturale che economico-finanziario.
Uno dei focus più importanti della prima delle due grandi categorie sarà legato alla gestione del cambiamento.
È sempre stata una sfida, non è un elemento di novità.
Ma lo scenario attuale rende urgente adottare nuovi modelli di crescita il che rende critica la sfida perché imprescindibile e improcrastinabile.
La cultura organizzativa ha subito una profonda trasformazione in una cultura digitale incontrando non pochi ostacoli.
A COSA DEVONO PRESTARE ATTENZIONE I LEADER
Cito alcuni degli elementi di maggior attenzione da parte dei leader – di ogni tipo di realtà e settore – nel passaggio alle forme di lavoro del new normal:
- Coinvolgimento delle persone in ambienti di lavoro digitali
- Gestire una forza lavoro multigenerazionale
- Dopo aver assunto nuovi dipendenti, magari con un colloquio solo on line, dare loro un contratto di smart working, riuscire a farli sentire inclusi e connessi
- Gestione dei flussi di comunicazione, da parte di tutti i livelli aziendali
- Garantire una cultura di corresponsabilità tra datori di lavoro (sensibili alle esigenze dei dipendenti) e dipendenti (consapevoli del loro ruolo nel preservare l’azienda in questo momento di grave crisi)
DA PROBABILE A POSSIBILE
L’ecosistema socio-economico sta cambiando e non sappiamo come
Questa è la più grande preoccupazione. L’assenza di punti di riferimento, di forecast, di previsioni, di scenari probabili…
Alla parola PROBABILE ormai abbiamo sostituito la parola POSSIBILE
Stiamo pronti a cambiare
Stiamo pronti a cambiare: il che significa imparare
– ancor prima che a fare –
a comprendere ciò che sta accadendo
e a surfare sulle onde del divenire.
Questa sarà la nostra forza e rimarrà una costante per un periodo significativo,
oppure diventerà addirittura una regola di esistenza per le prossime generazioni.