INDUSTRY 4.0 | Una volta riconosciuto il futuro, non ci resta che prepararci a riceverlo

da | Lug 19, 2016 | Blog

Arnold Henry Glasow, scrittore, imprenditore e brillante pensatore statunitense del ventesimo secolo, (1905 – 1998 frequentemente citato dal Wall Street Journal, Forbes, dal Chicago Tribune e da molti altri organi di informazione specializzata), ci ha lasciato in eredità una serie di argute riflessioni, fra cui questa: “Il problema del futuro è che solitamente arriva prima che noi si sia preparati a riceverlo”.

Poche parole per un concetto semplice ma profondo, che fa riflettere. Prepararsi a ricevere il futuro affinché questo non sia un problema, ma piuttosto un’opportunità: per chi si occupa professionalmente di modelli di business questo dovrebbe essere elemento fondante della propria vision, anche in relazione alle trasformazioni indotte da Industry 4.0.

Discontinuità e coerenze

Cosa significa oggi, per chi fa business, prepararsi a ricevere il futuro? Sicuramente dotarsi di conoscenze e strumenti, sia teorici che pratici, per anticipare i trend del mercato. In altre parole, capire in quale direzione sta andando il sistema produttivo per essere protagonista nel mercato di domani, soprattutto quando questo si presenta con caratteri di netta discontinuità con il recente passato.

 

Uomini o Macchine

I processi di automazione non sostituiranno l’uomo all’interno dei processi produttivi, richiederanno comunque interazione umana. Ciò che accadrà è che cambierà il ruolo delle risorse umane e quindi saranno diverse le skills determinanti: competenze digitali, capacità di problem solving, pensiero critico e creatività su tutte.

Quale rivoluzione?

Negli ultimi secoli si sono susseguite fasi di transizione fra modelli di produzione e di business che hanno trasformato repentinamente il mercato, generando opportunità e rendendo obsoleti i processi fino a quel momento in vigore. Queste transizioni sono state caratterizzate da innovazioni tecnologiche capaci di rivoluzionare gli scenari, tanto da essere passate alla storia con il nome, appunto, di rivoluzioni industriali.

In principio fu

In principio, nel diciottesimo secolo, fu l’invenzione della macchina a vapore a far nascere il concetto stesso di industria, in seguito, nei secoli successivi, il mondo ha assistito a grandi rivoluzioni grazie a innovazioni ad alto impatto come elettricità e informatica.

Digital Disruption

Se queste innovazioni oggi appartengono al campo della storia, ce n’è una che è invece il presente e sarà il futuro: la trasformazione digitale, processo che si è già dimostrato in grado di portare a una produzione industriale nuova, del tutto automatizzata e interconnessa. Trasformazione che, come quelle sopra citate, sarà in grado di portare crescita, sviluppo economico e nuovi modelli socio-culturali. Una disruption che genererà in breve tempo nuove professionalità, nuovi processi e nuovi modelli di business, spingendoci verso quella ormai comunemente riconosciuta come quarta rivoluzione industriale: l’Industry 4.024

Una volta riconosciuto questo come il futuro, non ci resta che prepararci a riceverlo

Adesso, una volta riconosciuto questo come il futuro, non ci resta che prepararci a riceverlo.

Siamo all’alba di una nuova rivoluzione industriale, ed è nostro dovere interpretarla per riuscire a governarla. Come sosteneva Jack Welch, ex CEO di General Electric: “Cambia prima di essere costretto a farlo

 

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